James Webb ha individuato un “mostro verde” tra i detriti di una stella

Foto: NASA, ESA, CSA, DD Milisavljevic (Purdue), T. Temim (Princeton), I. De Looze (Ghent University).

Un colorato mix di gas e polvere: questo è ciò che resta dell’esplosione di Cassiopeia A, una supernova “inseguita” dal James Webb Space Telescope. La luce della stella è apparsa nel cielo terrestre 340 anni fa. È la più giovane supernova conosciuta nella nostra galassia e per questo motivo è stata ampiamente studiata sia da terra che dai telescopi spaziali. Cassiopea A si trova a 11.000 anni luce di distanza nella costellazione di Cassiopea. I suoi detriti hanno un diametro di circa 10 anni luce.

Autopsia stellare

Studiando la stella, gli scienziati cercano di saperne di più su come si verificano gli starburst. Quindi hanno approfittato del nuovissimo telescopio Webb con le sue capacità a infrarossi. La luce infrarossa non è visibile all’occhio umano, quindi James Webb può rivelare aspetti invisibili dello spazio.

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— NASA Webb Telescope (@NASAWebb) 7 aprile 2023

“Cassiopeia A è la nostra migliore possibilità per studiare i detriti di una stella esplosa e fare una sorta di autopsia stellare per capire quale stella c’era prima e come è esplosa”, ha detto Danny Milisavljevic, professore associato alla Purdue University e ricercatore principale del programma. “Rispetto alle precedenti immagini a infrarossi, stiamo vedendo dettagli incredibili a cui prima non avevamo accesso”, aggiunge la ricercatrice e astronoma di Princeton Thea Temim.

Il “mostro verde”

L’immagine infrarossa di Cassiopea A, ripresa dal telescopio Webb, è stata “tradotta” in luce visibile all’occhio umano. I colori rosso e arancione sull’esterno della stella catturano la polvere calda dove il materiale della stella è stato espulso prima dell’esplosione e si è scontrato con altro gas e polvere attorno ad essa. All’interno della “bolla” vediamo un colore rosa chiaro, insieme a formazioni che ricordano nodi e ciuffi. Questo è il materiale dell’esplosione che include elementi pesanti come argon, neon e ossigeno. L’interesse degli scienziati è stato sollecitato dalla formazione verde a destra della “bolla”.

“L’abbiamo chiamata la ‘Bestia Verde.’ Se guardi da vicino, noterai che è pieno di quelle che sembrano mini bolle. La forma e la complessità sono inaspettate e difficili da comprendere”, commenta Milisavljevic. E conclude: “Capire il processo dell’esplosione di una stella è come leggere la nostra storia di origine”.

Fonte: NASA

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