Spazio: scoperto l’esopianeta che potrebbe essere il più giovane della nostra galassia

Negli ultimi 30 anni, gli astronomi hanno confermato l’esistenza di oltre 5.000 esopianeti, con molti altri in attesa di conferma da nuove osservazioni.

Il bello e la speranza delle nostra società, e non solo della nostra ma di tutta la società globale, è che, è piena di eso-movimenti, alcuni già maturi, altri ancora “neonati” “in costruzione”. Per es. il movimento ecologista, spogliato dell’infamia di “movimento verde” e/o genericamente “ambientalista” e/o piccolo “borghese” della classe media privilegiata che regolarmente si presenta alle elezioni come appendice di qualche partito/ti di “sinistra” in estinzione, è una di queste “neonate” speranze.  

Gli astronomi americani ed europei hanno scoperto per la prima volta un esopianeta completamente “neonato”, a 395 anni luce dalla Terra, che potrebbe essere il pianeta più giovane mai trovato nella nostra galassia .

I ricercatori, guidati dal professore assistente Jehan Bae dell’Università della Florida e del National Radio Astronomy Observatory (NRAO) degli Stati Uniti, che hanno realizzato la pubblicazione rilevante sulla rivista astrofisica “The Astrophysical Journal Letters”, hanno fatto la scoperta con il telescopio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) in Cile.

Il giovanissimo esopianeta, ancora “in costruzione” in quanto giace all’interno del disco di materia primordiale (gas e polvere) che circonda la sua stella, sembra avere le dimensioni di Giove. Orbita intorno alla stella AS 209, anch’essa giovane, nella costellazione dell’Ofiuco, che ha solo 1,6 milioni di anni, quindi il suo pianeta sarebbe ancora più giovane, forse 1,5 milioni di anni (in confronto la Terra ha circa 4,5 miliardi di anni).

L’esopianeta sembra trovarsi a una distanza inaspettatamente grande dalla sua stella, circa 200 volte la distanza Terra-Sole. Gli astronomi non possono spiegare come una stella così giovane sia in grado di sostenere un pianeta così grande a una distanza così grande. Il pianeta “neonato” sarà un futuro obiettivo del nuovo potente telescopio spaziale americano James Webb Space Telescope, con l’obiettivo di calcolare la massa e la composizione chimica della sua atmosfera.

Negli ultimi 30 anni, gli astronomi hanno confermato l’esistenza di oltre 5.000 esopianeti, con molti altri in attesa di conferma da nuove osservazioni.
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Fonte: APE – MEB da kathimerini.gr