Antonino Infranca, è nato a Trapani (Italia) nel 1957, si è laureato in Filosofia presso l’università di Palermo (1980), si è specializzato in Filosofia presso l’università di Pavia (1985), ha conseguito il Philosophical Doctor (Ph. D.) presso l’Accademia Ungherese delle Scienze (1989) e il dottorato in Filosofia presso l’Università di Buenos Aires (2017). Nel 1989 ha ricevuto la Medaglia Lukács per la Ricerca Filosofica. È autore di Giovanni Gentile e la cultura siciliana (Roma, L’Ed, 1990), di Tecnecrate. Dialogo (in italiano Roma, Arlem, 1998; in portoghese San Paolo, Praxis, 2003; in spagnolo Buenos Aires, Herramienta, 2004), L’Altro Occidente. Sette saggi sulla realtà della Filosofia della Liberazione (in spagnolo Buenos Aires, Antidoto, 2000; in francese L’Harmattan, Parigi, 2004; in italiano Roma, Aracne, 2010; in portoghese Praxis, San Paolo, 2014), Lavoro, Individuo, Storia. Il concetto di lavoro in Lukács (Buenos Aires, Herramienta, 2005, 2 edizioni ; III ed., Caracas, Monte Avila, 2006; in italiano Milano, Mimesis, 2011; in portoghese San Paolo, Boitempo, 2015) e I filosofi e le donne (in spagnolo Buenos Aires, Topía, 2006 ; in italiano Roma, Manifestolibri, 2010; in portoghese, São Paulo, 2017). è autore di numerosi saggi su Lukács, Bloch, Gentile, Gramsci, Croce, Kerényi, Heidegger, sulla Filosofia della Liberazione, sulla storia della Sicilia. Ha tradotto e curato l’edizione in italiano di opere di Ricardo Antunes e Enrique Dussel, ha curato l’edizione in spagnolo e in italiano di opere di Lukács.