NASA: Nuove foto mozzafiato da Europa

 

Sono state rilasciate le immagini migliori e più vicine scattate in più di 20 anni dalla luna ghiacciata di Giove Europa.

Le nuove foto dettagliate sono state scattate dalla navicella spaziale Juno della NASA , che è passata entro 352 chilometri da Europa il 29 settembre.

La prima immagine del sorvolo di giovedì ha mostrato crateri, canyon, creste e altre caratteristiche del terreno accidentato di Europa.

 

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“Vedere il livello di dettaglio dei paesaggi e delle caratteristiche di Europa è mozzafiato”, ha affermato Lucas Paganini, scienziato del programma per la missione Juno presso la sede della NASA.

Durante il suo passaggio, Giunone si muoveva a una velocità di circa 24 chilometri al secondo, quindi aveva una finestra di sole due ore per raccogliere dati e fotografare il satellite.

L’Europa può ospitare la vita?

Gli scienziati della NASA ora confronteranno queste immagini con quelle più vecchie di almeno due decenni fa per vedere quanto è cambiata la superficie di Europa in quel tempo, poiché è noto per essere un corpo geologico dinamico.

Questi dati sono utili nella preparazione della missione americana Europa Clipper che dovrebbe essere lanciata nel 2024 e vi arriverà nel 2030.

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Tenterà di rispondere alla domanda se Europa possa ospitare la vita sotto la sua superficie ghiacciata, dove si pensa che esista un oceano vasto e profondo.

Europa ha un diametro di circa 3.100 km e il 90% delle dimensioni della Luna. Una sua caratteristica sono gli spettacolari e svettanti getti d’acqua che periodicamente vengono espulsi dalle fessure della sua superficie.

Juno è stato lanciato nel 2011 e ha raggiunto il sistema di Giove nel 2016, dove è stato da allora. L’imbarcazione ha fatto un passaggio ravvicinato di un’altra grande luna, Ganimede, nel 2021, e dovrebbe fare qualcosa di simile con la luna vulcanica attiva Io tra dicembre 2023 e gennaio 2024.

È la terza volta in totale che un veicolo spaziale si trova a meno di 500 chilometri dalla gelida Europa. L’ultima volta è stato l’approccio di Galileo nel 2000.

Fonte:NASA