L’Europa nel 2022 ha vissuto la seconda estate più calda mai registrata. Cosa mostra il rapporto dell’UE

La crisi climatica ha avuto un impatto “terrificante” sull’Europa nel 2022, con oltre 20.000 persone che sono morte a causa del caldo estremo e della siccità che hanno spazzato via i raccolti, secondo un nuovo rapporto dell’Unione Europea.

La crisi climatica ha avuto un impatto “terrificante” sull’Europa nel 2022, con oltre 20.000 persone morte a causa del caldo estremo e della siccità che hanno spazzato via i raccolti, secondo un nuovo rapporto dell’Unione Europea. Gli autori del rapporto del Copernicus Climate Change Service affermano che molti agricoltori stanno già dando per scontate le devastazioni della siccità anche quest’anno, mentre l’unico modo per limitare i danni del riscaldamento globale è tagliare immediatamente le emissioni di anidride carbonica.

Come notato nel rapporto, a causa delle estese ondate di caldo, l’Europa ha vissuto nel 2022 la seconda estate più calda della sua storia, dopo il 2020. 

"Fa paura": l'Europa ha vissuto la seconda estate più calda mai registrata nel 2022 - Cosa mostra il rapporto UE-1
Fonte: ERA5

 

 

 

 

I cittadini dell’Europa meridionale hanno sopportato 70-100 giorni di stress da caldo dove le temperature hanno superato i 32 gradi Celsius, mentre il Regno Unito ha vissuto per la prima volta i 40 gradi. Si nota che una delle regioni d’Europa che sta vivendo la siccità e le sue conseguenze con particolare gravità è la Spagna e in particolare la Catalogna.

Il caldo unito alle scarse precipitazioni ha provocato una siccità che ha colpito più di un terzo del Vecchio Continente, afferma il rapporto, rendendo lo scorso anno uno dei più “aridi” mai registrati. Le portate in due terzi dei fiumi europei erano inferiori alla media. Le emissioni di anidride carbonica degli incendi estivi, dovute alle alte temperature, sono state le più alte degli ultimi 15 anni. I ghiacciai alpini hanno perso un record assoluto di ghiaccio.

Tra i pochi risultati positivi descritti nel rapporto c’è che l’Europa ha ricevuto la maggior quantità di radiazione solare degli ultimi quarant’anni, a causa della copertura nuvolosa limitata che ha consentito la produzione di energia solare a livelli superiori alla media. “I risultati sono terrificanti, devo dire, ma penso che dobbiamo sapere la verità. Abbiamo sempre più eventi meteorologici estremi in Europa. Ognuno di noi può vederlo”, osserva Mauro Facchini, responsabile dell’Osservazione della Terra presso la Commissione europea.

“Ci stiamo davvero dirigendo verso un territorio inesplorato. Il rapporto va visto come un ennesimo monito per accelerare i nostri sforzi per ridurre le emissioni di anidride carbonica che hanno raggiunto anche livelli record entro il 2022″, avverte Carlo Buodembo, direttore di C3S.

Nello stesso rapporto che ha esaminato anche la situazione nell’Artico, è stato detto che la Groenlandia ha registrato uno scioglimento record dei suoi ghiacci durante un’ondata di caldo senza precedenti lo scorso settembre, quando il mercurio ha superato la temperatura media della regione di otto gradi Celsius.

Fonte: stampa estera

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