Il co-fondatore di Google, Sergey Brin, è tornato in modo significativo negli uffici dell’azienda a Mountain View, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. Nonostante si sia dimesso dal suo ruolo esecutivo nel 2019, Brin ha frequentato regolarmente l’ufficio tre o quattro giorni alla settimana, partecipando attivamente allo sviluppo del modello di intelligenza artificiale di Google, Gemini.

Insieme a Larry Page, Brin ha lasciato i ruoli esecutivi in ​​Alphabet nel dicembre 2019, cedendo il controllo all’attuale CEO, Sundar Pichai. Tuttavia, Brin e Page continuano a occupare posti nel consiglio di amministrazione della società.

Il suo coinvolgimento con Gemini è stato sostanziale, conducendo discussioni settimanali sulla nuova ricerca sull’IA con i dipendenti e contribuendo alle decisioni del personale, inclusa l’assunzione di stimati ricercatori. Questi sforzi si sono svolti principalmente nell’edificio di Charleston East nel campus di Alphabet, dove opera anche il CEO Sundar Pichai. Secondo quanto riferito, Pichai ha accolto con favore i contributi attivi di Brin.

La passione di Brin per l’intelligenza artificiale è ben nota e, poiché il panorama dell’IA continua a evolversi, Google deve affrontare la sfida di tenere il passo con i suoi concorrenti.

A dicembre, il New York Times ha riferito che Brin e Page sono stati chiamati a fornire supporto in risposta all’avviso “codice rosso” di Pichai, provocato dal lancio di ChatGPT. La risposta di Google ha comportato la pianificazione dell’introduzione di oltre 20 nuovi prodotti nel 2023, mostrando le funzionalità di chatbot nel suo motore di ricerca per competere con il prodotto di OpenAI.

Ora, Google non solo deve considerare la concorrenza di ChatGPT, ma anche di altri prodotti AI recentemente svelati, tra cui Meta’s Llama 2, sviluppato in collaborazione con Microsoft, che è stato introdotto di recente.