Per un tubo di gas e non solo

La CIA e il governo USA, la Cina, tutti i Servizi dei Paesi europei e le loro élite al governo erano a conoscenza dei piani, del ristretto gruppo di potere in Russia, della “spedizione militare punitiva” in Ucraina, un Paese “inesistente” in guerra civile permanente e fratricida da molti anni. Tutti sapevano ma nessuno è intervenuto per fermare la distruzione di questo martoriato Paese e la sua salamizzazione. Perché? Quali erano i loro piani e le loro intenzioni?

Da quello che si deduce, il piano iniziale di Jon Biden prevedeva l’occupazione e l’annessione da parte della Russia, con una operazione lampo, del Donbass e di un corridoio di collegamento della Crimea con il Donbass. Era il prezzo da pagare per tenere la Russia lontana dalla Cina. Da quanto è avvenuto fino ad oggi l’operazione lampo è divenuta una trappola per Jon Biden e Vladimir Putin dalla quale non sarà facile uscirne.

E se oggi o domani o dopodomani un missile di precisione americano fornito agli Ucraini centrasse per “errore” il gasdotto russo che attraversa l’Ucraina e se oggi o domani o nei prossimi giorni, che saranno decisivi per la battaglia del Donbass, centrasse, per effetto collaterale, un missile russo di altissima precisione, lo stesso gasdotto?

La Gasprom tedesca filiale della Gasprom russa non è fallita, il governo tedesco né ha assunto il controllo “temporaneo”. Il gasdotto Nord Stream 2, un progetto da 12 miliardi di euro, è pronto per essere messo in funzione in pochissimi giorni. Nella società (con sede in Svizzera e “temporaneamente” fallita!) che ha costruito e gestirà il gasdotto, il gruppo russo Gazprom ha una partecipazione di maggioranza ma nell’azionariato ci sono anche le compagnie tedesche Uniper e Wintershall, la francese Engie, l’anglo-olandese Shell e l’austriaca Omv. Sono le stesse società che, con altre sorelle del settore, in varie forme partecipano all’azionariato della Gasprom russa.

Il governo tedesco ha annunciato la sua intenzione (in contrasto con la Costituzione in vigore) di investire nelle Forze Armate e nella sicurezza della sola Germania(!) 110 miliardi di euro. Una somma che supera di molto il Bilancio della difesa russo. La Germania diventerà la Terza Potenza Mondiale economicamente e militarmente e il maggior fornitore, per il tramite, di gas per tutta l’Europa. Alleggerirà, e di molto, la disastrata economia americana dal suo impegno in Europa permettendola di dedicarsi al suo maggior concorrente e “nemico” che è la Cina.

La domanda che si pone ogni persona di buon senso, intelligente e di mente sana, se era necessario, per fare tutto ciò, distruggere un Paese, disperdere la sua gente e massacrare i suoi cittadini. Per il sistema-mondo, e le sue élite, che governa le nostre vite, ormai incapace di dare una risposta alle sue enormi e intrinseche contradizioni, sembra di sì. In questa sua fase di esaurimento come sistema-mondo universale potrà succedere di tutto, nel bene e/o nel male. Non dobbiamo aspettare la catastrofe imminente, il crollo per poi ricostruire sulle macerie.