Polycrisis. Gran Bretagna: povertà energetica, alimentare e lotte sindacali

Londra in fiamme.

In Gran Bretagna “più di tre milioni di famiglie a basso reddito non potranno riscaldare le loro case quest’inverno”. Lo evidenzia una ricerca della Joseph Rowntree Social Research Foundation (JRF), che rileva anche che 4,3 milioni di famiglie hanno già ridotto i costi di riscaldamento. Di questi 2,5 milioni, infatti, dovranno far fronte anche a seri problemi di alimentazione, sottolinea JRF, lanciando l’allarme sulle difficoltà che dovranno affrontare gli strati sociali poveri della società britannica.

Ancora più drammatiche le conclusioni dell’organizzazione National Energy Action, che mira a eliminare “la povertà energetica affinché tutti i cittadini possano permettersi di vivere in una casa calda e sicura”. EED stima che a ottobre 6,7 milioni di famiglie britanniche siano in condizioni di povertà energetica. In pratica, ciò significa che i membri di queste famiglie possono essere infreddoliti, affamati, indebitati o tutti e tre insieme.

E tutto questo mentre la Gran Bretagna sta vivendo la prima ondata di freddo dalla metà della settimana con temperature che in alcune zone sono scese fino a -10 gradi Celsius. Ecco perché c’è già un aumento della domanda di energia. D’altra parte, l’apnea che ha colpito il Paese ha ridotto la produzione di energia eolica. L’unione pone una sfida alla rete elettrica nazionale, con un portavoce di National Grid, la società che la gestisce, che si è detta “moderatamente ottimista su un approvvigionamento energetico adeguato per questo inverno”.

Allo stesso tempo, continua la raffica di azioni di sciopero iniziata all’inizio del mese e che dovrebbe raggiungere il picco durante la settimana festiva. Tra gli altri, il più grande sindacato dei trasporti ferroviari, marittimi e altri, infermieri e autisti di ambulanze e autobus, vigili del fuoco e dipendenti della rete stradale nazionale hanno annunciato uno sciopero.

Mentre, infine, due scioperi, uno dal 23 al 26 dicembre e uno dal 28 al 31 del mese, sono stati annunciati dai membri della Border Force che controllano i documenti di viaggio nei sei maggiori aeroporti del Paese, tra cui Heathrow e Gatwick. Per questo il Ministero della Difesa ha iniziato ad addestrare i membri delle forze armate per utilizzarli per effettuare ispezioni. La principale richiesta dei sindacati è l’aumento dei salari visto che l’inflazione nel Paese ha raggiunto l’11% e in alcuni prodotti alimentari di base arriva anche al 20%.

Fonte: stampa estera.

 

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