Mosca. Hamas e Al Fatah puntano alla “unità” palestinese sotto l’ombrello dell’OLP

I dirigenti delle varie organizzazioni palestinesi sono dall’altro ieri a Mosca. Discutono del loro futuro sotto la mediazione del governo russo. Dopo aver portato alla autodistruzione il popolo palestinese (autodistruzione che avviene anche per il popolo ebraico portata avanti dalla sua élite sionista militare-politica) chiedono riconoscimento e posti di governo nel promesso — ormai da tutti ma non fattibile — Stato palestinese. Il Cremlino media e garantisce …

Nel frattempo corpi si accumulano su altri corpi, violenza su altra violenza, cinismo, ipocrisia e barbarie.

Le fazioni palestinesi, tra cui i rivali Hamas e Fatah, hanno annunciato  la loro intenzione di avviare colloqui per “unirsi” sotto la bandiera dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP).

I dirigenti di Hamas, della Jihad islamica, di Fatah (che si è scontrata con Hamas negli ultimi anni) e di altri 9 gruppi palestinesi sono a Mosca dall’altro ieri per colloqui di “unità” nazionale.
Poco prima di questo incontro, il governo dell’Autorità Palestinese guidato da Fatah con sede nella Cisgiordania occupata ha rassegnato le dimissioni, aprendo la strada alla formazione di un governo di tecnocrati che includerà figure di diverse tendenze dopo la fine della guerra di Gaza, dicono gli analisti.

Durante l’incontro a Mosca, le fazioni palestinesi hanno concordato di “avviare un dialogo per raggiungere un’unità nazionale completa che includa tutte le forze e le fazioni palestinesi all’interno dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina”.

Hamas e la Jihad islamica sono considerate organizzazioni terroristiche da molti Paesi occidentali e, allo stato attuale, non fanno parte dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), che hanno criticato aspramente. Da parte sua, tuttavia, l’OLP è riconosciuta a livello internazionale come rappresentante dei palestinesi dei territori palestinesi e della diaspora.

Fonte: stampa estera